La corrispondenza con parenti, conoscenti e amici è sempre stata per Don Paolo un’occupazione importante, anche se non sempre i tanti impegni gli permettevano di essere fedele e puntuale. Purtroppo, mentre alcune sue lettere sono state conservate dai destinatari, quelle ricevute da lui non sono reperibili, perché, una volta data risposta, Paolo le distruggeva, nell’impossibilità di mantenere un archivio personale.
Oltre alle lettere scritte a mano a tanti destinatari, ci sono però lettere redatte come circolari, inviate ad amici disponibili per questo incarico, che le trasmettevano poi ad una ampia lista di persone interessate.
Il mezzo utilizzato era povero, e le lettere che è stato possibile recuperare, scritte in ciclostile, hanno dovuto essere copiate di nuovo, per essere lette più facilmente.
La loro lettura è interessante, perché aiutano a comprendere l’evolversi della situazione sociale e politica del Brasile, ed anche la maturazione del modo in cui Don Paolo si è dedicato alla evangelizzazione e alla catechesi, ed ha giudicato le diverse condizioni del paese, nelle sue fasi di crescita o di decrescita.
Le lettere abbracciano un periodo di tempo che va dal 1974 al 1994