Natale 1988
Cari amici,
Rinnoviamo sempre il proposito di scrivervi, perché possiate seguire il nostri lavoro di ogni giorno. Sembra però che spesso i propositi restino nel piano dei desideri.
Vi diamo subito alcune informazioni aggiornate:
1. La parrocchia di Camaçari ha ora circa 80-90 mila abitanti nella città e 20 mila nella zona rurale. La maggioranza degli abitanti è formata da operai del Polo Petrolchimico, funzionari pubblici (il Municipio impiega circa 6.000 persone), commercianti e manovalanza giornaliera.
I lavoratori e i funzionari meglio retribuiti preferiscono risiedere a Salvador; quelli che non hanno una qualificazione professionale e che guadagnano meno abitano a Camaçari, che si tra trasformando in una grande “favela”.
2. Nella città di Camaçari c’è una chiesa al centro e, nei quartieri, due cappelle e quattro baracche, dove i fedeli si riuniscono per pregare e per celebrare la Messa. Stiamo lavorando con la gente per iniziare la costruzione di tre nuove cappelle in quartieri in espamsione.
Con molto sforzo, e confidando nell’aiuto di amici tedeschi, italiani e belgi, siamo riusciti a costruire il Centro di formazione “Nossa Senhora de Guadalupe”, adattando ed ampliando un edificio già esistente. Sta già funzionando come luogo di incontri, corsi di formazione, ritiri per gruppo di giovani, catechisti, animatori pastorali.
3. Il servizio di evangelizzazione e di catechesi nella città e nell’interno è così svolto:
– Tutte le domeniche ci sono due Messe nella chiesa principale e, una volta al mese a turno, c’è una Messa in una delle cinque cappelle o baracche della città e nelle cinque cappelle dell’interno.
– In otto quartieri di Camaçari, gruppi di adulti si riuniscono settimanalmente per riflettere sulla propria situazione, alla luce della Parola di Dio.
– Attualmente abbiamo 28 gruppi per la catechesi dei bambini e dei ragazzi, ognuno con una media di 17 componenti. Il catechismo dura due anni e prepara alla prima comunione. Quest’anno riceveranno la prima comunione 250 bambini e ragazzi.
Tre gruppi di adolescenti, con un totale di 765 partecipanti, di preparano al battesimo, all’eucaristia e alla cresima.
Il punto debole sono i catechisti, che devono essere formati meglio e seguiti continuamente.
Dicevamo prima che Camaçari è una grande “favela”. Molti sono arrivati qui nella speranza di trovare un lavoro con un salario sufficiente, ma purtroppo hanno trovato disuccupazione ed emarginazione.
A questa situazione cerchiamo di rispondere con varie iniziative.
a) L’Associazione di beneficienza São Thomaz de Cantuãria è stata fondata dieci anni or sono per aiutare i più bisognosi. Ogni settimana distribuiva alimenti a circa 50 famiglie. Le antrate provengono dai soci, da una colletta mensile in chiesa e da altri donativi. A causa dell’inflazione e del diminuito potere d’acquisto, l’Associazione è in serie difficoltà, mentre aumentano, per le stesse ragioni, le necessità dei più poveri. L’entrata mensile dell’associazione è ora di 1.850 cruzados (equivalente a circa 30 US$), con la possibilità di distribuire appena 37 cruzados ad ogni famiglia (poco più di mezzo dollaro). Per questo i nostri interventi sono adesso soltanto occasionali.
b) Pastorale dell’infanzia: nel quadro di una campagna lanciata dalla Conferenza Episcopale, un gruppo di donne sta visitando le famiglie, per insegnare alle madri a dare una alimentazione più sana ai bambini e per suggerire l’uso di alimenti meno costosi e più nutrienti.
c) Il gruppo della ceramica: è formato da un gruppo di donne che si riuniscono per fare lavori di terracotta. Il prodotto del lavoro è venduto nel mercato di Camaçari e, in futuro, dovrebbe servire per aiutare il bilancio famigliare. Le donne, incontrandosi, imparano a modellare la creta, si organizzano e approfondiscono i loro problemi.
Per continuare a portare avanti il nostro lavoro, chiediamo la vostra preghiera e il vostro aiuto materiale.
La gente di qui cerca di collaborare nei limiti delle proprie possibilità, purtroppo molto ridotte. Abbiamo ora una entrata mensile di 22.000 cruzados (US$ 366) tra affitti, offerte e decime.
Chiediamo aiuto per:
1 – La catechesi: perché risponda sempre meglio alle necessità dei tanti battezzati – ma che ignorano tutto della nostra fede – sono necessari corsi di formazione per catechisti, materiale didattico per gli insegnanti e per gi alunni.
2 – Gruppo della ceramica: perché il lavoro possa espandersi ed essere redditizio, occorre trovare un ambiente adatto per il laboratorio ed un minimo di attrezzatura per purificare la creta, lavorarla e infine cuocerla. In seguito si potrà allargare l’attività ad altri generi di artigianato: tessitura, cucito, manifattura di cesti, preparazione di conserve alimentari, ecc.
3 – Costruzione di chiese: i fedeli si organizzano, promuovono iniziative per raccogliere fondi per le proprie chiese e cappelle, ma le loro possibilità sono limitate. Per costruire una cappella servono circa 10.000 US$. Contando sui nostri soli mezzi, ci vorrebbero anni e anni di risparmi.
4 – Aiuto ai bisognosi: vorremmo poter garantire ad almeno 50 famiglie una quantità minima di alimenti. Occorrerebbero per questo US$ 10 per ogni famiglia, per un totale di 500 US$ mensili.
5 – Funzionamento del Centro di formazione: ogni corso di formazione o di aggiornamento comporta delle spese (per due giorni con 40 persone, circa 200 US$), che i partecipanti possono coprire solo in parte. Disponendo di fondi, potremmo incrementare il numero degli incontri e dei partecipanti.
Non è certo facile per noi chiedervi aiuti, ma la situazione è così disperata che ci sentiremmo in colpa se non lo facessimo.
A questo punto manca solo di dirvi come mandarci gli eventuali aiuti. Vorremmo comunque ricordarvi ancora che, al primo posto, aspettiamo da voi la preghiera, l’interesse, la partecipazione.
Potrete mandare il denaro all’Ufficio Missionario di Bolzano o di Fano, specificando che è per la missione di Camaçari.
Fin da ora, grazie. Un forte abbraccio.
Paolo