Febbraio 1987
Carissimi amici,
malgrado i propositi, che rinnovo ogni giorno, ma difficilmente metto in pratica, mi faccio vivo sempre con ritardo.
Mi trovo sempre più immerso nella realtà brasiliana e di Camaçari, impegnato a portare avanti il lavoro di coscientizzazione religiosa e di organizzazione popolare.
In novembre scorso abbiamo avuto le elezioni, che avevano una particolare importanza perché sono stati eletti i deputati e i senatori che elaboreranno la nuova Costituzione del Brasile. Ha vinto il Partito del Movimento Democratico Brasiliano (PMDB), che nei tempi della dittatura agglutinava gli oppositori al regime militare. Adesso è diventato il partito del governo della nuova repubblica, ma riesce difficile distinguerlo dal partito che appoggiava la dittatura, già che molti parlamentari che prima erano di questo partito, sono passati con armi e bagagli nel PMDB. Il risultato è che abbiamo una assemblea costituente con maggioranza centro-destra.
La situazione economica continua a peggiorare. In febbraio dell’anno passato, il governo aveva promosso una riforma economica, con congelamento di prezzi e salari. In pratica abbiamo avuto il congelamento dei salari, mentre i prodotti sono spariti e i prezzi sono saliti alle stelle. È la fame! Tutto aumenta… Un affitto di un mini-appartamento, che in luglio passato era di 600 cruzados, oggi è di 6.500 cruzados, e il salario minimo è di 964 cruzados.
Il futuro non si presenta molto roseo e la minaccia di una maxi-inflazione si fa sempre più reale.
La criminalità aumenta dappertutto, anche in Camaçari. In questi ultimi mesi sono frequenti i casi di linciaggio. Di fronte all’inoperanza della polizia, che molte volte è connivente con gli infrattori, la gente fa giustizia con le proprie mani ed anche in Camaçari ogni tanto appaiono persone che sono state uccise da gruppi di “giustizieri”.
In Camaçari da un anno abbiamo un nuovo sindaco. Dopo 12 anni di un governo imposta dai generali, il nuovo è stato scelto dal popolo: un sindaco di sinistra (l’unico in Brasile) del Partito Comunista del Brasile (PCdB), di tendenza albanese. Per il popolo però le cose non sono cambiate molto: continua il clientelismo (adesso per fare carriera bisogna essere del Partito), le opere pubbliche vanno a rilento, sono malfatte, e grandi dichiarazioni che è il popolo al potere, ma il popolo continua a non partecipare di niente.
In questi ultimi mesi è stato deciso a livello di governo federale il raddoppiamento del Complesso Petrolchimico di Camaçari. Verranno altre fabbriche, nuovi posti di lavoro, aumento della ricchezza del municipio. Ci sono un casso di ‘però’, perché la città, che attualmente conta più di 80.000 abitanti, non è preparata a ricevere tanta gente. Aumenteranno i problemi sociali, che oggi già sono gravissimi, la criminalità, la disoccupazione (perché il Complesso richiede mano d’opera specializzata e la maggior parte della gente che arriva è gente senza alcuna qualificazione e preparazione professionale). Aumenterà anche l’inquinamento atmosferico e delle acque sotterranee.
A livello ecclesiale siamo in un periodo di crisi e stanchezza. Nel tempo della dittatura, intorno alle piccole comunità ecclesiali, erano confluiti tutti quelli che non erano contenti della situazione. I cristiani più impegnati sono stati sulla breccia per costruire qualcosa di nuovo e molti si sono impegnati con vero spirito scristiano. Si sono moltiplicati i gruppi e le comunità di base, per costruire un nuovo modo di essere Chiesa, più autentica, meno clericale, anche se unita alla gerarchia. Ma adesso tutti stiamo sentendo che la costruzione di questa nuova Chiesa è difficile, richiede sacrificio, rinuncia, una nuova spiritualità esigente. E molti si sentono stanchi.
Di fronte a questa situazione non certo facile, che cosa stiamo facendo?
Adesso siamo in quattro (gli sposi belgi Kristiano e Frieda, Delia e io) impegnati a tempo pieno nella parrocchia. Attualmente la parrocchia ha 100.000 abitanti (in città 80.000) con previsione di aumento di fronte alla prospettiva di raddoppiamento del Polo Petrolchimico.
Cerchiamo di impegnare sempre più i laici ad assumere la direzione e responsabilità della parrocchia. In 12 quartieri di Camaçari e in quattro villaggi, esistono gruppi di catechismo per bambini, adolescenti e giovani, gruppi biblici che si riuniscono per riflettere sulla loro fede, e a partire da questa cercano una risposta ai problemi che sorgono. In alcuni quartieri e villaggi, tutte le domeniche si realizza il culto domenicale. Evidentemente il prete non può essere onnipresente e così sono i laici che assumono, anche in funzione del loro sacerdozio.
Noi cerchiamo di accompagnare soprattutto gli animatori dei gruppi e i catechisti. In febbraio, nel corso di preparazione e formazione per catechisti erano presenti 65 persone. In marzo inizieremo un tipo di ‘scuola di teologia popolare’, che si realizzerà in piccoli gruppi, per offrire a tutti la possibilità di conoscere sempre più la propria fede e viverla nel quotidiano.
Faremo anche un ciclo di conferenze sulla realtà brasiliana, storia, economia, filosofia, politica, per aiutare la gente ad avere uno spirito critico, soprattutto in questo momento difficile della storia brasiliana.
Naturalmente continuiamo ad appoggiare il sindacato rurale (i conflitti di terra aumentano provocati da una massiccia speculazione immobiliaria), l’associazione dei venditori ambulanti, e gli altri sindacati che hanno sede in Camaçari.
Continuiamo a visitare le famiglie più povere (e la miseria aumenta spaventosamente) per dare un nostro segna di solidarietà. In questo servizio siamo aiutati dai membri delle comunità.
Insomma, il lavoro non manca! In queste ultime due domeniche ho celebrato 10 messe, amministrato una quarantina di battesimi, percorso più di 350 km…
Per ora la salute va bene e riseco a portare avanti il lavoro. E per oggi basta. Restiamo uni nella preghiera e ricordo reciproco.
(aggiunto a mano) Mi accorgo sempre più che il mio italiano fa pena, ma spero che il contenuto sia chiaro.
Paolo