IN FAMIGLIA 1971
13 ottobre 1971
Salvador 23.09.1971
Carissimo don Stefano,
è proprio un sacco di tempo che non Le scrivo. Ho ricevuto la Sua cartolina dalla montagna. Mi ha ricordato i campeggi, i piani che facevamo per rendere la parrocchia una vera famiglia. Certo, sento un po’ il bisogno di riposarmi e mi verrebbe una voglia matta di fare un 15 giorni in montagna. Ma anche questo è un pensiero cattivo. Forse andrò a passare una settimana in qualche convento proprio per riposarmi per pensare per pregare.
In questi ultimi tempi il lavoro è stato molto assorbente e sono fisicamente un po’ a terra e se non mi fermo rischio di fare un patatrac! In Italia sarete tutti in fase di inizio delle attività dopo la pausa estiva… Ho la testa mezza confusa e perciò non Le scriverò tante cose.
Sto continuando il lavoro di riflessione con gruppi di giovani, di uomini e mi pare che insieme ad una maturazione nel campo sociale, nell’esame della situazione, stiamo arrivando ad una maggiore comprensione del Cristianesimo. Anche l’esperienza dell’evangelizzazione (di cui si parla un po’ di più, anche se in forma confusa – ma la testa mi sta funzionando poco – nella lettera dal Brasile) sta andando bene. Stiamo notando con soddisfazione che la gente sta partecipando e scoprono nella Bibbia qualcosa di familiare.
La costruzione della chiesa di Fazenda Grande continua anche se con molta calma. Ma la gente sta partecipando abbastanza alla costruzione. Per la fine del mese speriamo di poter coprire. Dopo si tratterà di fare dei lavori dentro, per intonacare, ecc.; ma l’importante è che non ci piova, le altre cose sono molto secondarie.
Adesso smetto. So di essere stato molto confuso, ma, se aspettavo di avere un poco di calma e di tranquillità, forse avrei dovuto aspettare ancora non so quanto tempo. Stavo per dimenticarmi di ringraziarla per l’aiuto che mi ha mandato. Grazie!
Continui a pregare per me. Sono tranquillo, ma mi sto accorgendo che dovrei fare un sacco di cose di più… come non mai sto sentendo l’esigenza di una santificazione, di una vera dedicazione alla mia gente e vedo che sono lontanissimo da questi ideali.
Mi saluti tanto gli amici. Un forte abbraccio, Don Paolo